Riflessioni di uno skateboard
Qualche tempo fa mi è capitato di imbattermi in un gruppo di ragazzi che faceva skateboard…“Che figata!” ho pensato tra me e me.. “Avrei sempre voluto imparare a salire su una di quelle tavole colorate..”
E di colpo, con la furia di un uragano, mi è tornata in mente tutta la mia adolescenza… come diapositive nella mia mente rivedevo i miei amici, le serate.. le cazzate.. Quanto darei per poter tornare a quei tempi! Perché in fondo, nonostante tutto.. è stato probabilmente il periodo più emblematico ma pazzo e divertente di tutta la mia vita.
Ma è davvero così?! È così drammatico crescere e diventare adulti?! È proprio vero che si perde per strada tutto il divertimento?!
No, non credo..
Credo invece che diventare adulti non significhi non dover giocare più.
Ogni tanto è bello dare spazio al bambino e all’adolescente che sono in noi, ma con la consapevolezza dell’adulto che sa goderseli e poi limitarli.
La vita offre tante occasioni di rinascita fino alla fine, in forme nuove e diverse.
Proprio come i ragazzi che imparano a salire sulla loro tavola colorata, pronti a sfidare la vita con le loro impavide evoluzioni, anche io ho imparato tante cose durante il passaggio da ragazzo a uomo… ho superato momenti di tristezza, la mia “paura di cadere e farmi male”.. sono riuscito a prendere la mia “velocità” e ho iniziato a camminare sulle mie ruote.. l’adrenalina di quel periodo si è trasformata prima in esperienza e poi in sicurezza.
Ora sono un adulto.. ma a volte lascio il ragazzino che è in me libero di uscire ed esprimersi.. ed è proprio questo che ad oggi mi rende libero, e felice.
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