Il FOTOGRAFO DI SCENA: una figura ambigua
Si muove silenziosamente sulla scena, non deve far notare la sua presenza.
Non arreca disturbo.. cerca di catturare lo sguardo degli attori in scena senza fare rumore.. cerca di “cogliere l’attimo..” in ogni modo, a qualunque costo. Stiamo parlando della figura (aimè, non sempre ben definita) del fotografo di scena, che si occupa di scattare immagini direttamente sul set del film al fine di pubblicizzare, attraverso la pubblicazione e la circolazione delle proprie foto, il film stesso.
Le foto possono essere scattate durante le riprese del film, mentre gli attori recitano, oppure negli attimi di pausa… nelle preparazione del set.
Si fotografa mentre si recita. Quindi il fotografo non potrà in alcun modo interferire con la recitazione, né tantomeno con la scenografia.
Gli elementi principali da documentare sono senza alcun dubbio il regista, gli attori e tutto il resto dello staff, l’azione che si svolge ed infine l’ambientazione in cui essa viene svolta.
In poche e brevissime parole.. il fotografo di scena non ha nessun controllo della situazione, ma la deve fotografare mentre essa si sviluppa, rendendosi praticamente invisibile! …Facile, no?!
L’obiettivo di un servizio di foto di scena è trovare un equilibrio tra foto documentative e foto creative, per dare una panoramica completa della rappresentazione.
Fermare il movimento della macchina da presa e trasferire lo scorrere delle immagini, di storie e personaggi nell’immobilità della carta.
Questo è il difficile compito dei fotografi di scena che sono chiamati a raccontare l’anima di un film attraverso sequenze “senza movimento”.
Un ruolo, quello del fotografo di scena, spesso trascurato nonostante il suo sguardo abbia sempre accompagnato la storia del cinema italiano. Uno sguardo puntato sul set ma lontano dalle luci della ribalta, occhi in grado di guardare dove anche altri guardano ma con una propria, particolarissima autonomia, lontano dall’essere una semplice riproduzione di ciò che il direttore della fotografia ha illuminato, il regista deciso, gli attori rappresentato.
Il fotografo di scena, infatti, compie scelte indipendenti rispetto al resto della troupe, scegliendo tempi, inquadrature e tecniche proprie.
Diventa, così, il primo interprete di un’opera e con il suo guardare discreto rivela le storie nascoste dietro i film e dietro i volti degli attori che gli confidano emozioni, contrasti, disagi, amori.
Le sue fotografie testimoniano l’intera storia di un film, registrando la complessità del suo nascere, del suo divenire e del suo tradursi in opera finita. Ma il valore di una foto di scena non è dato solo dalla sua portata creativa e dalla sua capacità di documentare la preziosa storia di un film.
Una foto di scena ha soprattutto un forte valore commerciale perché è il primo contatto del film con l’esterno, il primo tramite per costruire il lancio pubblicitario, i manifesti e la visibilità sui giornali di tutto il mondo.
Un mezzo indispensabile per favorire la visibilità delle produzioni cinematografiche e degli attori, in grado di tenere viva l’attenzione di un vasto pubblico con le sue immagini fisse, sempre presenti.
Le immagini che seguono fanno parte del backstage di HELENA, un progetto dell’amico regista Nicola Sorcinelli, con il quale ho avuto la straordinaria possibilità di collaborare durante le riprese del cortometraggio nella zona del Monte Catria, San Costanzo ed Ascoli Piceno.
Lascia una risposta
Devi essere connesso per inviare un commento.